Il sindacato U.I.L. (Unione Italiana del Lavoro) rappresenta un'organizzazione radicata sul territorio a tutela di lavoratori, pensionati,giovani, donne e disoccupati.
La U.I.L. si occupa di consulenza aziendale in vari ambiti quali salute e sicurezza sul lavoro, politiche industriali e contrattuali.
Con al presente si comunica che la CST-UIL di Rimini ed i rispettivi uffici zonali saranno CHIUSI dal giorno 08 agosto al giorno 15
agosto compresi, con riapertura martedì 16 agosto 2022.
Nel mese di agosto (escluso il periodo di chiusura sopra citato) i servizi della sede di Rimini effettueranno il seguente orario:
01/08/2022 - 05/08/2022 --> 08.00 / 18.00
16/08/2022 - 31/08/2022 --> 08.00 / 16.00 *
*NB: il centralino sarà attivo dalle 09.00 alle 13.00
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La politica deve essere chiara e trasparente
Il TRC poi Metromare, che Noi, la UIL in tempi non sospetti, avevamo ritenuto opera troppa costosa così come si è rivelata, opera pensata 30 anni fa poi rivisitata, decisa dalla politica sulla testa dei cittadini riminesi e riccionesi, essendo stato impossibile bloccarla, cosa possiamo fare oggi per impedire ulteriore sperpero di denaro pubblico????
Abbiamo partecipato come UIL in veste di uditori alla II commissione del comune di Rimini, siamo rimasti allibiti in quanto si intende far partire il Metromare il 23 novembre in fase sperimentale, per poi fra tre mesi, quando arriveranno i nuovi mezzi dal Belgio fermarlo, per poi farlo ripartire di nuovo!!!
A cosa serve un’opera che non raggiunge gli alberghi, le altre infrastrutture esistenti sul territorio ((aeroporto, fiera, ospedale) secondo noi occorre fare il possibile per evitare l’impatto disastroso che ha già prodotto e sta producendo. Per raggiungere l’aeroporto si utilizzerà un tapis roulant, ma siamo su scherzi a parte??? Vorrei sapere chi è il genio che ha avuto questa idea. Inoltre si intende collegare il Metromare con la fiera, ma non si poteva progettare prima?? Lungimiranza politica zero, si vive alla giornata, non si programma in maniera seria sul medio e lungo periodo.
Va di moda il dilettantismo in questo territorio.
Abbiamo partecipato come UIL in veste di uditori alla I commissione del comune di Rimini, siamo rimasti allibiti in quanto si intende far partire il Metromare il 23 novembre in fase sperimentale, per poi fra tre mesi, quando arriveranno i nuovi mezzi dall’Olanda fermarlo, per poi farlo ripartire di nuovo!!!
A cosa serve avere tanta fretta??? perché non dire la verità ai cittadini, in maniera chiara e trasparente, capirebbero meglio, “errare è umano perseverare è diabolico”. Perché non farlo partire quando ci saranno i nuovi mezzi?? Abbiamo aspettato tanto, perché buttare via soldi inutilmente??
Per quanto riguarda la LINEA 11 da Rimini a Riccione oggi esistono 49 fermate il Metro mare ne fa 11, come si ovvierà a questa cosa??
Su chi ricadranno i costi??
Non vogliamo essere cassandre, ribadendo non solo la dubbia utilità di un'opera simile, ma anche la certa perdita di gestione che quest'opera si porterà dietro nel tempo e che dovrà essere coperta con la fiscalità generale e cioè con le tasse. Tanto poi per ripianare c’è chi paga, i soliti noti : lavoratori dipendenti e pensionati. Noi questa tesi la sosteniamo da sempre..Perché Cari Cittadini, Cari Lavoratori, Cari Pensionati del Comune di Rimini e di Riccione vedrete che il peso di una futura gestione deficitaria ricadrà sulle nostre spalle.
Il Segretario Generale CST UIL Rimini Giuseppina Morolli
Rimini, 23/10/19
Si terrà sabato mattina 18 maggio a partire dalle 9,30 al Cinema Teatro Tiberio di Rimini il convegno “Il lavoratore di frontiera. Lavorare a San Marino aspettando l’Europa”.
Questo appuntamento è promosso dal CSIR, organismo di cooperazione sovranazionale che riunisce CGIL-CISL-UIL delle Regioni Emilia Romagna e Marche e la CSdL e CDLS della Repubblica di San Marino.
L’ incontro vede il Patrocino della Confederazione Europea dei Sindacati (CES) e vuole essere l’occasione da un lato di ripercorrere le tappe di un lungo percorso di lavoro che ci ha visti impegnati da oltre 24 anni nella rappresentanza dei lavoratori transfrontalieri e nella difesa e promozione dei loro diritti, dall’altro ha “ l’ambizione” di voler richiamare tutti, Istituzioni e Rappresentanze Politiche ai diversi livelli, a proseguire con rinnovata attenzione il proprio impegno verso le problematiche insite in questa particolare tipologia di lavoro svolto da una parte importante di nostri concittadini nella Repubblica di San Marino.
Sono infatti oltre 5.900 i lavoratori Italiani che risiedono nei nostri comuni e lavorano oltre frontiera.
Essi rappresentano una importante risorsa economica per i territori di confine ed allo stesso tempo un volano importante per la nostra economia locale, sul quale è bene tenere accesi i riflettori portandone in evidenza le problematiche sociali e lavorative.
Il programma dei lavori prevede la relazione d’apertura di Giuseppina Morolli (presidente CSIR) che illustrerà il lavoro fatto in questi anni da questo organismo nato nel 1995 a partire dall’annosa questione della franchigia oggi risolta e riconosciuta in via strutturale e definitiva di euro 7.500.
Altro tema per i frontalieri quello della precarietà, infatti fino a poco tempo fa non avevano possibilità di essere assunti a tempo indeterminato, con la battaglia fatta dalle Organizzazioni sindacali di San Marino con la recente Legge Sviluppo si è previsto il tempo indeterminato anche per i frontalieri. Inoltre è necessario dotarsi di uno Statuto dei frontalieri, al quale le Organizzazioni sindacali di CGIL CISL UIL a livello nazionale stanno lavorando con la possibilità di trasformarlo in legge di stato, è stato aperto un tavolo di confronto interministeriale, partito nel 2016presso il ministero degli Affari Esteri, con successivo incontro a Palazzo Ghigi. Chiediamo che anche questo governo prosegua sulla stessa linea convocando al più presto le Organizzazioni Sindacali.
Ai lavori porteranno i loro saluti le Autorità Presenti, Emma Petitti in rappresentanza della Regione Emilia-Romagna, il Segretario di Stato al Lavoro di San Marino, Andrea Zafferani. Interverranno inoltre le Organizzazioni Sindacali attive nel CSIR e l’intervento conclusivo d sarà svolto da Giuseppe Augurusa (coordinatore nazionale frontalieri CGIL). Coordinatore e moderatore dell’incontro sarà Massimo Fossati componente CSIR.
Durante l’incontro a nome del CSIR verrà illustrata da parte di Paride Neri (vice presidente CSIR) la “Guida al lavoro frontaliero”.
“Una guida essenziale che, nella sua estrema semplicità, vuole essere un utile strumento per tutti coloro che lavorano oltre frontiera
Si tratta di un opuscolo che vuole far comprendere ai 5.900 lavoratori italiani occupati in Repubblica, circa il 40% di tutti gli occupati del settore privato sammarinese, le regole basilari sulle condizioni contrattuali, i diritti, le norme previdenziali, il trattamento fiscale. “Un manuale di facile consultazione - spiega il CSIR - per quanti vivono la condizione di lavoratore transfrontaliero, per coloro che aspirano a diventarlo e per chi vuole comprendere le condizioni di chi vive in uno Stato e lavora in un altro. La questione della residenza è infatti il comune denominatore che porta spesso a determinare profonde ed ingiustificate differenze di trattamento”.
Discriminazioni e disparità di trattamento, sottolinea il CSIR, che “abbiamo sempre combattuto attraverso numerose iniziative come quella per l’eliminazione della cosiddetta Tassa Etnica, che ci ha visto promotori dell’invio di oltre 3mila cartoline al Presidente della Repubblica italiana, e all’intesa offensiva politico-diplomatica per superare la precarietà fiscale e quella contrattuale”.
L’impegno delle organizzazioni sindacali riunite nel CSIR continua ora sul fronte del riconoscimento giuridico del ruolo e della figura del lavoratore di confine.
Abbiamo bisogno insieme di rafforzare la Confederazione Europea dei Sindacati (CES), per questo è importante esserci e proseguire quella politica di alleanze che possa permetterci di costruire una Europa migliore.
Rimini, 16 maggio 2019
Comunicato stampa
Aumento addizionale Irpef. CGIL CISL UIL costretti a chiedere di essere ascoltati dalla Commissione Bilancio del Comune di Rimini
E’ categorico il giudizio di CGIL CISL e UIL sull’annunciato aumento dell’Addizionale Irpef da parte dell’Amministrazione Comunale di Rimini. I motivi sono stati ribaditi di fronte alla Commissione Bilancio alla quale era stata chiesta un’audizione e che si è riunita martedì 12 marzo proprio per discutere le modifiche da apportare all’applicazione dall’addizionale comunale.
In apertura l’assessore Brasini ha spiegato il nuovo regolamento e in che modo verrebbero utilizzati i 4milioni e 800mila euro ricavati dall’aumento dell’Irpef, per la maggior parte da impiegarsi nel finanziamento del bando periferie a causa dell’incerto rientro di denaro ad opera dello Stato. Dunque, 3milioni e 700mila per aprire i cantieri in periferia, 500mila per il comparto scuola, 600mila ripartiti tra TPL (130mila), fondo riserve (260mila), stagione lirica del Galli (160mila) e fondo TARI (50mila).
La delegazione sindacale, autorizzata, dopo richiesta formale, ad intervenire per esporre i contenuti della propria contrarietà all’aumento dell’addizionale Irpef, ha centrato gli interventi su due questioni fondamentali: le insufficienti relazioni sindacali che da troppo tempo caratterizzano i rapporti con l’Amministrazione Comunale di Rimini e le possibili alternative alla decisione che è stata ventilata.
E’ soprattutto in sede di discussione di Bilancio, infatti, che si evidenzia la scarsa o nulla attenzione nei confronti delle organizzazioni sindacali che vengono invitate al tavolo solamente all’ultimo momento quando ormai tutte le decisioni sono state prese. Circostanza che si è ripetuta nell’occasione di questa importante variazione di Bilancio legata all’addizionale.
Questo modello di relazioni non va bene e va cambiato!
Il gettito dell’addizionale è per gran parte (74%) sostenuto da lavoratori dipendenti e pensionati e continuare a rastrellare risorse sempre e soltanto da questi cittadini è non solo iniquo ma anche ingiusto. Cosa sono, dicono gli amministratori, 30 o 40 euro in più? E invece sono, perché piuttosto di far pagare di più chi ha di più, si abbassa la soglia dell’esenzione toccando anche i più poveri e si aumenta così in modo facile facile la platea dei contribuenti. Manca solo che ci diano degli avari.
Calcoli alla mano, sono stati portati esempi concreti. Un pensionato che percepisce 16mila999 euro lorde all’anno pari a circa 1.100 euro mensili netti, pagherebbe 83,6 euro (prima non pagava nulla perché esente). 69 euro una lavoratrice che lavora a part-time e che prende 14mila euro lorde quando anche lei finora era esente. Pagherebbe 65 euro in più un impiegato con uno stipendio lordo di 30mila euro all’anno.
Perché non cercare delle alternative? Se fossimo stati interpellati, avremmo presentato le nostre proposte. Come, ad esempio, l’aumento della tassa di soggiorno che è tra le più basse se si considerano i Comuni capoluogo dove viene applicata. E anche la necessità di trovare urgenti risorse per finanziarie il bando periferie, chi assicura che non sia un alibi per coprire dei disavanzi di bilancio?
La discussione al momento è finita qui e riprenderà in Commissione Bilancio venerdì 15 marzo.
Non finisce qui invece la nostra azione che proseguirà nei prossimi giorni con altre iniziative di protesta con l’intento di scongiurare questo ulteriore prelievo forzoso dalle tasche di lavoratori dipendenti e pensionati.
Segreterie CGIL Rimini, CISL Romagna, UIL Rimini
Rimini 12 marzo 2019
BASTA CON RAPTUS E TEMPESTE EMOTIVE ALIBI DI FEMMINICIDI
Le Segreterie di CGIL Rimini CISL Romagna UIL Rimini unitamente ai Coordinamenti Donne CGIL Rimini CISL Romagna UIL Rimini invitano i cittadini tutti ad indignarsi contro la sentenza della Corte di assise di appello che ha quasi dimezzato da 30 a 16 anni, la pena per Michele Castaldi, omicida reo confesso di Olga Mattei.
Nella sentenza si concedono le attenuanti generiche anche perché l’uomo era in preda a “una tempesta emotiva”.
Con un ragionamento contradditorio i Giudici riconoscono che il sentimento non ha inficiato la volontà dell’omicida, dall’altro però il sentimento descritto dal perito come “ soverchiante tempesta emotiva e passionale”.
Ci opponiamo con forza a una cultura sociale, politica e giuridica che giustifica la violenza maschile sulle donne e di genere in nome delle passioni e del “troppo amore”, nascondendo le dinamiche di potere e di controllo esercitate nei confronti delle donne.
I femminicidi continuano ad essere una tragica conseguenza per tante donne che scelgono di uscire da contesti di violenza fisica e psicologica .
Nel 2018 è stata uccisa una donna ogni 72 ore, nel 70% dei casi dovuti a femminicidi di coppia.
Sosteniamo la Procura Generale di Bologna che farà ricorso in Cassazione contro la sentenza e continueremo a mobilitarci fino a quando la Cassazione stessa non cambi il suo indirizzo del 2016 per cui “ gli stati emotivi e passionali” “possono rilevare ai fini della applicazione delle circostanze attenuanti generiche”.
BASTA CON RAPTUS E TEMPESTE EMOTIVE
VERGOGNA VERGOGNA VERGOGNA
LE SEGRETERIE CGIL RIMINI CISL ROMAGNA UIL RIMINI aderiranno alla fiaccolata organizzata per il giorno 8 marzo a Riccione, che partirà da piazzale Roma
Si comunica che gli orari di apertura per il mese di agosto 2018 della sede UIL DI RIMINI saranno i seguenti:
PATRONATO ITAL UIL: dal lunedì al venerdì 8 - 13
CAF UIL: dal lunedì al venerdì 8 - 13 (CHIUSO dal 06/08/2018 al 19/08/2018)
Le sedi zonali di Riccione - Bellaria Igea Marina - Morciano di Romagna seguiranno i consueti orari con chiusura dal 06/08/2018 al 19/08/2018
#congressouil2018
#coneqUILibrio2018
LA UILM RIMINI VINCE LE ELEZIONI RSU IN SCM VILLA VERUCCHIO MARE CON 3 DELEGATI ELETTI RISULTANDO LA LISTA PIÙ VOTATA!!
Un grazie di cuore a tutti coloro che ci hanno sostenuto e hanno creduto insieme a noi nel lavoro duro e nell’impegno al servizio delle persone, dei lavoratori e degli iscritti.
Perché noi siamo la UILM
Registriamo con vivo piacere e gratitudine i notevoli ed eccezionali risultati personali dei nostri candidati nella sanità, nel pubblico impiego, nella scuola. A loro il più grande quanto sentito e meritato GRAZIE.
Una notevole affermazione, cresce il consenso della UIL sia a livello nazionale che nella Provincia di Rimini Unico sindacato che conferma nel tempo costante trend di crescita elettorale con sempre maggiore radicamento nel nostro territorio. Un doveroso quanto dovuto ringraziamento ai nostri dirigenti sindacali, a tutte le candidate ed i candidati nonché ai tanti scrutatori che si sono impegnati nelle commissioni e nei seggi consentendo l’espressione libera e democratica del voto per il rinnovo triennale della Rappresentanza Sindacale Unitaria. Un risultato che rafforza l’idea della democrazia partecipativa del mondo del Pubblico impiego , della Sanità e nella Scuola.
Il mondo della scuola, del pubblico impiego, della sanità ha bisogno di riprendersi quella dignità che gli spetta nella società. “”Abbiamo fatto la differenza””. Il significativo successo e crescita sono dovuti a coronamento del grande impegno di tutte le persone, dai dirigenti sindacali, ai nostri collaboratori dei servizi, Rsu, RSA terminali associativi sindacali, che a vario titolo hanno profuso grande lavoro, serietà, passione, partecipazione e qualità. Nuovo impegno che eserciteremo con maggiore convincimento e determinazione il nostro magistero di rappresentanza e tutela di “” sindacato tra la gente “” a garanzia di trasparenza e legalità nonché esercizio di rappresentanza e tutela, coniugando come è giusto che sia diritti e doveri. Il nostro modo di fare sindacato: moderno ma sopratutto utile. Noi abbiamo sostenuto e continueremo a farlo che non esistono poteri assoluti, o catene di comando. Esiste solo ed unicamente la collegialità ed è di questa forza, la collegialità, che dobbiamo esigere e rimpadronirci. Cittadini, sicuramente mai sudditi.
Il Segretario CST UIL Rimini Giuseppina Morolli
Il Segretario UIL FPL Nicoletta Perno
Il Segretario UILSCUOLA Antonio Pagnotta
Appello a tutte le Istituzioni democratiche
Noi, cittadine e cittadini democratici, lanciamo questo appello alle Istituzioni repubblicane.
Attenzione: qui ed ora c’è una minaccia per la democrazia.
Si stanno moltiplicando nel nostro Paese sotto varie sigle organizzazioni neofasciste o neonaziste presenti in modo crescente nella realtà sociale e sul web. Esse diffondono i virus della violenza, della discriminazione, dell’odio verso chi bollano come diverso, del razzismo e della xenofobia, a ottant'anni da uno dei provvedimenti più odiosi del fascismo: la promulgazione delle leggi razziali.
Fenomeni analoghi stanno avvenendo nel mondo e in Europa, in particolare nell'est, e si manifestano specialmente attraverso risorgenti chiusure nazionalistiche e xenofobe, con cortei e iniziative di stampo oscurantista o nazista, come recentemente avvenuto a Varsavia, persino con atti di repressione e di persecuzione verso le opposizioni.
Per questo, uniti, vogliamo dare una risposta umana a tali idee disumane affermando un’altra visione delle realtà che metta al centro il valore della persona, della vita, della solidarietà, della democrazia come strumento di partecipazione e di riscatto sociale.
Per questo, uniti, sollecitiamo ogni potere pubblico e privato a promuovere una nuova stagione di giustizia sociale contrastando il degrado, l’abbandono e la povertà che sono oggi il brodo di coltura che alimenta tutti i neofascismi.
Per questo, uniti, invitiamo le Istituzioni a operare perché lo Stato manifesti pienamente la sua natura antifascista in ogni sua articolazione, impegnandosi in particolare sul terreno della formazione, della memoria, della conoscenza e dell’attuazione della Costituzione.
Per questo, uniti, lanciamo un allarme democratico richiamando alle proprie responsabilità tutti i livelli delle Istituzioni affinché si attui pienamente la XII Disposizione della Costituzione (“E` vietata la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista”) e si applichino integralmente le leggi Scelba e Mancino che puniscono ogni forma di fascismo e di razzismo.
Per questo, uniti, esortiamo le autorità competenti a vietare nelle competizioni elettorali la presentazione di liste direttamente o indirettamente legate a organizzazioni, associazioni o partiti che si richiamino al fascismo o al nazismo, come sostanzialmente previsto dagli attuali regolamenti, ma non sempre applicato, e a proibire nei Comuni e nelle Regioni iniziative promosse da tali organismi, comunque camuffati, prendendo esempio dalle buone pratiche di diverse Istituzioni locali.
Per questo, uniti, chiediamo che le organizzazioni neofasciste o neonaziste siano messe nella condizione di non nuocere sciogliendole per legge, come già avvenuto in alcuni casi negli anni 70 e come imposto dalla XII Disposizione della Costituzione.
Per questo, uniti, come primo impegno verso una più vasta mobilitazione popolare e nazionale invitiamo a sottoscrivere questo appello le cittadine e i cittadini, le associa ioni democratiche sociali, civili, politiche e culturali. L’esperienza della Resistenza ci insegna che i fascismi si sconfiggono con la conoscenza, con l’unità democratica, con la fermezza delle Istituzioni.
Nel nostro Paese già un’altra volta la debolezza dello Stato rese possibile l’avventura fascista che portò sangue, guerra e rovina come mai si era visto nella storia dell’umanità. L’Italia, l’Europa e il mondo in ero pagarono un prezzo altissimo. Dicemmo “Mai più!”; oggi, ancora più f orte, gridiamo “Mai più!”.
3 gennaio 2018
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Nella giornata di mercoledi 10 gennaio 2018 si è riunita l’Assemblea del CSIR, all’interno della quale è stato nominato il nuovo Ufficio di Presidenza.
Il nuovo Presidente è Giuseppina Morolli ( Segretario Generale della CST UIL di Rimini) succeduta a Ivan Toni della CSdL di San Marino, gli altri componenti sono: per la CGIL Graziano Urbinati, per la CISL Massimo Fossati, per la CSdL Agostino D’Antonio, per la CDLS Paride Neri.
Si è convenuto di rafforzare e rilanciare l’azione del CSIR verso i lavoratori frontalieri, sul tema fiscale ma sopratttutto su quello dei diritti legati alla sicurezza sociale.
La prossima settimana si riunirà il CSIR per elaborare un documento che sarà la base di partenza per procedere in una azione unitaria sul fronte della difesa dei lavoratori frontalieri, risorsa importante per il nostro tessuto sociale ed economico.
Nel contempo si è deciso di procedere alla richieste di incontro con le Istituzioni interessate Italiane e Sanmarinesi.
Il Presidente CSIR Giuseppina Morolli
SCALETTA NOTA DI SINTESI
Nella nota di sintesi predisposta alla fine del confronto con il sindacato sui temi della fase II il governo si è impegnato a presentare le seguenti misure.
1. Revisione strutturale del meccanismo di calcolo dell’adeguamento dei requisiti pensionistici alla speranza di vita
La revisione avviene attraverso un modifica delle modalità di calcolo che terranno conto anche delle variazione negative che verranno recuperate nell’adeguamento successivo. Inoltre, i futuri adeguamenti non potranno essere superiori a tre mesi; eventuali maggiori incrementi della speranza di vita saranno riassorbiti nei successivi adeguamenti.
2. Esenzione di 15 categorie di lavoro gravoso dall’adeguamento alla speranza di vita del 2019
Per 15 categorie non interverrà il prossimo adeguamento alla speranza di vita.
Ovvero, le 11 dell’ape sociale e dei lavoratori precoci:
- Operai dell’industria estrattiva, dell’edilizia e della manutenzione degli edifici
- Conduttori di gru, macchinari mobili per la perforazione nelle costruzioni
- Conciatori di pelli e di pellicce
- Conduttori di convogli ferroviari e personale viaggiante
- Conduttori di mezzi pesanti e camion
- Lavoratori del settore sanitario infermieristico, ostetrico ospedaliero con lavoro organizzato in turni
- Addetti all’assistenza di persone non autosufficienti
- Insegnanti della scuola pre-primaria
- Facchini, addetti allo spostamento merci ed assimilati
- Personale non qualificato addetto ai servizi di pulizia
- Operatori ecologici e altri raccoglitori e separatori
Più le seguenti altre categorie:
- Operai e braccianti Agricoli
- Marittimi
- Addetti alla pesca
- Siderurgici di prima e seconda fusione
- Lavoratori del vetro addetti a lavori ad alte temperature non ricompresi tra le attività usuranti
Per usufruirete dell’esenzioni i lavoratori devono aver svolto l’attività gravosa per almeno 7 degli ultimi 10 anni e devono avere un’anzianità contributiva pari ad almeno 30 anni.
3. Commissione tecnica di studio sulla gravosità delle occupazioni
Sarà creata un’apposita commissione istituzionale che entro il 30 settembre 2018 dovrà elaborare uno studio su base scientifica sulla gravosità delle occupazioni .
La commissione sarà presieduta dal presidente dell’Istat e sarà composta da rappresentati dei ministeri, dell’Istat, dell’Inps, dell’Inail e delle parti sociali.
Il Governo, entro 10 giorni dalla chiusura dei lavori, dovrà relazionare al parlamento sugli esiti dello studio.
4. Estensione della fiscalità incentivante nella previdenza complementare ai lavoratori del settore pubblico
Verrà parificata la tassazione sulle prestazioni di previdenza complementare per i dipendenti pubblici con quella prevista per il settore privato.
5. Estensione silenzio assenso a neo assunto settore pubblico
Una norma di legge consentirà alla contrattazione collettiva di estendere anche ai lavoratori neoassunti del pubblico impegno il meccanismo del conferimento tacito del Tfr ai fondi negoziali.
6. Commissione per la separazione assistenza e previdenza e comparazione della spesa internazionale
Sarà creata un’apposita commissione istituzionale per una corretta comparazione della spesa previdenziale ed assistenziale a livello internazionale che dovrà concludere i propri lavori entro il 30 settembre 2018, nella commissione saranno nominati anche esperti nominati dalle parti sociali.
Il Governo, entro 10 giorni dalla chiusura dei lavori, dovrà relazionare al parlamento sugli esiti dello studio.
7. Potenziamento interventi del FIS, Fondo integrazione Salariale
Incremento del limite di erogabilità della prestazione del fondo a 10 volte l’ammontare dei contributi versati da ciascuna azienda; attualmente tale limite è fissato in 4 volte.
8. Impegno del Governo ad ampliare le categorie gravose per Ape e Precoci
Il Governo si è impegnato ad utilizzare i risparmi derivanti dall’attuazione di ape sociale e pensione anticipata per i precoci che risulteranno alla fine delle domande 2017, per allargare la platea dei lavoratori aventi diritto a queste prestazioni per le categorie inserite nell’elenco di quelle gravose:
- Operai e braccianti Agricoli
- Marittimi
- Addetti alla pesca
- Siderurgici di prima e seconda fusione
- Lavoratori del vetro addetti a lavori ad alte temperature non ricompresi tra le attività usuranti
9. Impegno del Governo ad ampliare il beneficio contributivo per la maternità ai fini di ape e della pensione per i precoci
Il Governo si è impegnato ad utilizzare i risparmi derivanti dall’attuazione di ape sociale e precoci che risulteranno alla fine delle domande 2017, per ampliare il beneficio contributivo da 6 mesi ad 1 anno per ogni figlio fino ad un massimo di due anni, la riduzione del requisito contributivo necessario per l’accesso alle prestazioni.
10. Costituzione fondo di raccolta risorse non utilizzate per proroga Ape 2019
Verrà istituito un apposito fondo nel quale confluiranno i risparmi di spesa come accertati per gli anni 2019 e seguenti al fine di consentire la proroga e la stabilizzazione dell’Ape sociale.
11. Impegno del Governo per rendere più flessibili ed adeguate le pensioni dei giovani
Il governo ribadisce l’impegno di dare priorità al tema dell’adeguatezza delle pensioni nel sistema contributivo ed al contempo della flessibilità di accesso sia per la pensione anticipata che di vecchiaia.
12. Impegno del Governo rilancio previdenza complementare
Il Governo conferma l’impegno per sostenere lo sviluppo della previdenza completare nel settore privato
LA UIL E LA UILFPL PER LA GESTIONE PUBBLICA DEI SERVIZI EDUCATIVI E SCOLASTICI: bene stabilizzazioni e nuove assunzioni Comune di Riccione
La UIL e la UILFPL della Provincia di Rimini da sempre si battono per una scuola libera, laica e con una gestione prevalentemente pubblica.
Accogliamo con favore la scelta del Comune di Riccione di assumere nuove figure nelle scuole dell’infanzia e di stabilizzare il personale in coerenza con le nuove disposizioni normative in materia.
La UIL essendo un sindacato svincolato da logiche politiche giudica le Amministrazioni degli Enti sulla base di quello che fanno “non relativamente al loro colore “.
Noi della UIL riteniamo che gli Enti Pubblici debbano svolgere sempre una politica di reclutamento al fine di ringiovanire la propria forza lavoro e rendere la macchina pubblica sempre più efficiente, non dovrebbero delegare i servizi alla persona al privato, anche perché studi ed esperienze passate hanno rivelato che le ESTERNALIZZAZIONI COSTANO e sono a volte incontrollabili rispetto alla qualità dei servizi.
Come diceva Martin LUTHER King “ i have a dream”(ho un sogno) noi ci auspichiamo che in futuro la politica sopravanzi il potere della tecnocrazia , internalizzando ciò che un tempo è stato esternalizzato.
Troppo spesso le esternalizzazioni non erano e non sono utili ai cittadini, utenti dei servizi, ma a volte, vengono fatte per togliere responsabilità di gestione ai dirigenti.
Una società civile si misura sulla qualità dei propri servizi, abbandonare il servizio scolastico 0-6 in mani quasi esclusivamente private toglie l’interesse generale e lo sostituisce con la ricerca del profitto che è legittimo per i privati ma che non può essere l’obbiettivo primario delle Nostre istituzioni.
La QUALITA’ elevatissima del servizio scolastico pubblico è il frutto dell’impegno, del lavoro quotidiano degli operatori, degli educatori, degli insegnanti e degli ausiliari. Noi vogliamo tutelare questo patrimonio di professionalità costruito in decenni di impegno professionale dei lavoratori del settore da Bellaria a Cattolica.
Quindi plaudiamo alla volontà dell’Amministrazione di Riccione che va nella direzione da noi auspicata, sperando che qualcun altro in questa Provincia si ravveda.
Il Segretario UIL FPL Rimini - Perno Nicoletta
Il Segretario Generale CST UIL - Morolli Giuseppina
RIMINI, 26/09/ 2017
POCHI SONO I GIOVANI PER FORTUNA CHE FANNO MALE ALLA SOCIETÀ !
FERMA CONDANNA SENZA SE E SENZA MA a coloro che stanotte hanno fatto un atto deplorevole contro la stazione mobile della Polizia di Stato.
Un atto vile contro le nostre istituzioni, contro il senso dello Stato, contro coloro che quotidianamente combattono a volte anche con la propria vita per difendere i cittadini, per difendere il nostro Stato, per difenderci dai soprusi di alcuni delinquenti, lo fanno per uno stipendio quasi irrisorio. Avere il senso dello Stato significa avere ben presente che esistono valori,interessi,idee che sono quelli dell'insieme della società civile.
Le forze dell'ordine sono una colonna portante del nostro Stato, occorre far capire ai giovani, a questi giovani, che per fortuna non sono tanti, basti guardare l'ultimo concorso fatto dalla polizia di Stato, per capire quanto i giovani siano interessati al rispetto della legge( a Roma lunedì passato erano in migliaia) , ma per colpa di pochi la società viene danneggia enormemente.
Io sono dell'idea che questi giovani dovrebbero fare qualche esperienza in qualche centro per disabili anche non lontano da Riccione oppure nell' ospedale reparto di oncologia, dove ci sono giovani che darebbero chissà che cosa per poter continuare a vivere, così capirebbero che la vita, le persone, i cittadini, la società tutta è una cosa molto importante .
Secondo me lezioni di vita sarebbero importanti per fargli capire il senso del rispetto.
Tutti vanno rispettati nella nostra società, ma principalmente chi ogni giorno rischia la propria vita per gli altri.
Occorre sviluppare nei giovani attraverso la cultura una sana coscienza civica per prepararli alla vita sociale, coltivando sentimenti di solidarietà, la solidarietà si rafforza solo innestando nei giovani una coscienza di rispetto a partire dalla famiglia, dalla scuola e dalla società stessa.
Giuseppina Morolli - Segretaria Generale CST UIL Rimini
Con l’entrata in vigore della Legge di riforma del sistema penale, prevista per il 3 agosto 2017, verrà introdotto nel codice penale il nuovo articolo 162 ter sull’estinzione di alcuni reati a seguito di condotte riparatorie. I cosiddetti reati a querela remissibile, tra cui sono comprese anche le forme “meno gravi” di stalking, potranno d’ora in avanti essere estinti tramite un risarcimento e senza il consenso delle vittime.
Loredana Taddei, responsabile nazionale delle Politiche di Genere della Cgil, Liliana Ocmin, responsabile del coordinamento nazionale donne Cisl e Alessandra Menelao, responsabile nazionale dei centri di ascolto della UIL, avevano espresso forte preoccupazione e richiesto un incontro al Ministro della Giustizia che in più occasioni aveva dichiarato il proprio impegno a valutare attentamente le possibili incongruenze della legge rispetto al reato di stalking. Purtroppo le tre dirigenti sindacali segnalano che ad oggi non hanno avuto riscontri positivi di nessun tipo.
Ciò significa che dal prossimo settembre, alla ripresa dei processi, per molti stalker si aprirà la possibilità di estinguere il reato commesso pagando una “congrua” cifra, anche in comode rate, e senza interpellare la persona offesa. Diventa prioritario e urgente quindi un intervento chiarificatore sull’articolo 162 ter affinché nessuna denuncia per il reato di stalking possa in alcun modo rientrare in una sanzione riparatoria.
Cgil Cisl e Uil, così come sta avvenendo già in molti territori, metteranno in campo tutte le necessarie iniziative per giungere nel più breve tempo possibile alle giuste modifiche di una norma che tende ad allentare le briglie della tutela nei confronti delle tantissime vittime di stalking.
Roma, 1 agosto 2017
OGGETTO: UIL BENE IL COMUNE DI RICCIONE ELIMINAZIONE IRPEF COMUNALE
IL BUONGIORNO SI VEDE DAL MATTINO
La nuova Giunta del Comune di Riccione, tra i primi provvedimenti ha accolto una vecchia richiesta della UIL per la totale abolizione dell’addizionale comunale IRPEF.
Sono anni che la UIL della provincia di Rimini avanza questa richiesta, a tutte le Amministrazioni comunali, Riccione per prima ha messo in atto un provvedimento che elimina questa tassa iniqua che gravava quasi esclusivamente sui lavoratori dipendenti e sui pensionati.
Altro provvedimento assunto è il dimezzamento dell’aumento della TARI, la esosa tassa sui rifiuti; il commissario prefettizio aveva infatti determinato un aumento pari all’8%, ieri il Consiglio comunale l’ha dimezzata al 4%.
Sono due provvedimenti che vanno nella giusta direzione, quella della riduzione complessiva del peso della tassazione locale che grava pesantemente sui bilanci familiari e aziendali da un lato e, dall’altro rappresentano un piccolo passo verso una giustizia fiscale più equa nel nostro Paese.
Un piccolo passo a cui, secondo la UIL ne dovranno seguire altri sia a livello locale, che regionale (IRPEF TROPPO ELEVATA) sia soprattutto nazionale, il nostro paese infatti si caratterizza per una ingiustizia fiscale evidente perché abnorme, totalmente a carico dei lavoratori e dei pensionati.
La UIL vede finalmente riconosciute ed attuate due delle sue numerose richieste, bravo il Comune di Riccione che deve essere un apripista per tutte le altre Amministrazioni comunali del territorio; dobbiamo arrivare alla eliminazione in tutti i Comuni di questa odiosa tassa pagata al 90% dai lavoratori dipendenti e dai pensionati, altre sono le fonti di finanziamento per le Amministrazioni pubbliche ad iniziare da una lotta serrata alla evasione ed elusione fiscale , per arrivare alla estensione in tutto il territorio della tassa di soggiorno.
Non è giusto, non è corretto che a pagare siano sempre i soliti noti, è troppo facile fare prelievi alla fonte, bisogna ricercare le fonti di evasione e perseguirle perché una vera giustizia sociale non può fare a meno di un fisco equo per tutti i cittadini.
Morolli Giuseppina - Segretario Generale CST UIL RImini
Nella giornata di oggi la stampa locale, probabilmente informata dall’amministrazione comunale, ha dato grande risalto al possibile prossimo dispiegamento di nuovi timbratori che saranno di tipo biometrico presso il comune di Rimini. Precisiamo che nel Comune di Rimini i timbratori presenti attualmente risalgono alla metà degli anni ’80 e si sarebbe dovuto cambiarli da tempo perché obsoleti e non in grado di visualizzare in tempo reale le presenze (o assenze) dei dipendenti, prevedendo un solo scarico giornaliero dei dati dopo la mezzanotte del giorno corrente.
Della cosa, dice la stampa, sono stati informati i sindacati, accennando a possibili malumori non meglio definiti degli stessi.
Vorremmo fare un po’ di chiarezza.
Nel Comune di Rimini non si sono mai verificati casi eclatanti e/o diffusi di assenteismo o di utilizzo improprio dei badge (cartellini) e unità di rilevamento; controlli su questa materia ne sono stati fatti a più riprese anche nel passato da almeno un trentennio. A quel che ci risulta i casi rilevati si contano sulle dita di una mano. D’altra parte basta guardare i livelli di produttività ed i risultati raggiunti per capire che se ci possono essere episodi di utilizzo improprio degli strumenti di rilevazione presenza questi non possono che essere statisticamente irrilevanti.
Abbiamo quindi lodato l’acquisto di nuovi timbratori in grado di scaricare in tempo reale i dati raccolti onde consentire ai dirigenti di verificare subito, dati alla mano, l’effettiva presenza dei dipendenti od i motivi della loro assenza: questo per tutelare maggiormente l’immagine della maggioranza assoluta dei lavoratori che potrebbero ricevere un danno dal comportamento eventualmente scorretto di pochissimi soggetti.
Diverso è il ragionamento sull’utilizzo della biometria. Per biometria il Comune sembra fare riferimento alle impronte digitali (in realtà si potrebbe parlare anche di altri parametri biologici). Sulla materia sia in sede europea, sia in sede nazionale esistono miriadi di sentenze in grandissima parte contrarie ed in alcuni rari casi favorevoli con limitazioni abbastanza strette.
Premesso che un timbratore biometrico costa circa il 30/40% in più rispetto ad un timbratore tradizionale, che non è un gran viatico in un periodo di restrizioni finanziarie, soprattutto se rapportato al vantaggio che la P.A. ne avrebbe, tutte le sentenze di cui sopra raccomandano di non utilizzarli se non in casi di maggiori interessi in gioco in quanto: “i dati biometrici attengono strettamente alla persona, sono comunque falsificabili e non sostituibili, pertanto l'utilizzo di sistemi di riconoscimento basati su dati biometrici è possibile solo in casi particolari, per i quali sia dimostrato che non siano sufficienti strumenti alternativi e che dunque la raccolta delle impronte digitali risulti davvero necessaria e proporzionata”.
In particolare sulla materia il garante alla privacy italiano esige una comunicazione preventiva con definiti tutti i dati di progetto e le caratteristiche dell’attività che si intende controllare al fine di autorizzare, non autorizzare o parzialmente autorizzare l’impiego di tali tecnologie.
Ci chiediamo: la partita merita il mettere in gioco il diritto alla privacy, specialmente sui dati biometrici, delle persone? E’ giusto far spendere ai cittadini riminesi somme aggiuntive, quando esistono comunque altri sistemi elettronici, non biometrici per incrociare la timbratura con il soggetto che la esegue con lo stesso grado di sicurezza se non superiore? Soprattutto in un ente che non ha mai rilevato usi impropri degli strumenti di rilevamento?
Bianchi Alfredo - Segreteria UILFPL RIMINI
Rimini14/07/2017
La presentazione delle domande scade il 26 giugno 2017! Affrettati!
La Uil ha incontrato i candidati a Sindaco per il comune di Riccione.
Questa mattina 5 giugno alle ore 10 presso il bar Victor di Riccione Giuseppina Morolli Segretaria della C.S.T. UIL di Rimini ha incontrato Morena Ripa, Renata Tosi, Sabrina Vescovi, candidate a Sindaco del Comune di Riccione.
L'incontro è stato ripreso dalle telecamere di Teleromagna.
Alle candidate sono state poste domande su argomenti di attualità che stanno a cuore a un sindacato libero e laico come la UIL.
In particolare abbiamo chiesto impegni precisi sul lavoro,sulla riduzione fiscale con particolare riferimento alla abolizione della addizionale IRPEF comunale, tassa che grava esclusivamente sui lavoratori dipendenti e pensionati, impegni precisi sul mantenimento dei servizi pubblici rivolte alle persone, con riferimento ai servizi educativi e scolastici per la prima infanzia (nido e materne), agli anziani e alle persone con disabilità.
Altro tema qualificante per i cittadini riccionesi è il servizio sanitario, soprattutto in riferimento alla azienda sanitaria unificata in tutta la Romagna e alla necessità di tutelare il nostro territorio rispetto alle altre Province.
Abbiamo ottenuto risposte positive dai candidati pur nelle differenti impostazioni politiche.
Di questo siamo contenti, ma non ci basta.
La UIL vigilerà nei prossimi anni affinché gli impegni che oggi sono stati assunti vengano trasformati in atti amministrativi per il bene dei cittadini i riccionesi.
Morolli Giuseppina - Segretario Generale CST UIL di Rimini
La UIL della Provincia di Rimini da sempre si batte per una scuola libera, laica e con una gestione prevalentemente pubblica.
Ci siamo battuti contro la delibera del Comune di Rimini che ha iniziato il processo di esternalizzazione dei servizi educativi della prima e seconda infanzia, arrivando da soli ad una denuncia per atteggiamento antisindacale davanti al tribunale di Rimini.
Questa vicenda ci preoccupa e non poco, perché la scelta sbagliata del Comune di Rimini potrebbe essere imitata anche da altre realtà del nostro territorio, iniziando così un declino pericolosissimo per la qualità del servizio educativo e scolastico della nostra Provincia.
Per questo avevamo salutato con piacere la scelta, da anni operante, in alcuni Comuni, come quello di Riccione, che negli ultimi anni ha sempre confermato la priorità per una gestione diretta e quindi pubblica di questi servizi, assumendo a tempo indeterminato il personale precario ( scelta che invece il Comune di Rimini non ha fatto), quindi riconfermando e preservando le nostre scuole, fiore all’occhiello delle nostre comunità.
La nostra Regione, il nostro territorio si sono sempre caratterizzati per essere all’avanguardia per quantità e qualità dell’offerta scolastica 0/6 anni;
QUANTITA’ i servizi di asili nido e scuola per l infanzia hanno, nel tempo, raggiunto una diffusione ampia, non riscontrabile nelle regioni vicine;
QUALITA’ la ricerca della qualità è stata una costante nel tempo, favorita dalla gestione diretta del servizio da parte degli Enti Locali, molto marcata nell’Emilia ma di buona presenza anche in Romagna, col ruolo di coordinamento ed indirizzo sempre svolto dalla regione.
Oggi purtroppo c’è una inversione di tendenza nel Comune capoluogo, sembra che ci sia negli amministratori la convinzione che l’investimento in questi servizi non paghi più; niente di più sbagliato.
Una società civile si misura sulla qualità dei propri servizi, abbandonare il servizio scolastico 0-6 in mani quasi esclusivamente private toglie l’interesse generale e lo sostituisce con la ricerca del profitto che è legittimo per i privati ma che non può essere l’obbiettivo primario delle Nostre istituzioni.
La QUALITA’ elevatissima del servizio scolastico pubblico è il frutto dell’impegno, del lavoro quotidiano degli operatori, degli educatori, degli insegnanti e degli ausiliari e Noi non permetteremo che per un presunto risparmio economico, e sottolineiamo presunto, si butti a mare questo patrimonio di professionalità costruito in decenni di impegno professionale dei lavoratori del settore da Bellaria a Cattolica.
La Segretaria Generale CST UIL - Giuseppina Morolli
RIMINI,18 maggio 2017
Si ricorda che è OBBLIGATORIA la prenotazione nelle seguenti modalità:
- presso le nostre sedi
- contattando telefonicamente, durante gli orari di apertura, i seguenti numeri:
Rimini 0541/780107
Riccione 0541/600254
Morciano di Romagna 0541/989165
Bellaria Igea Marina 0541/341223
La UIL mantiene sempre i suoi impegni nei confronti dei lavoratori e dei cittadini
A seguito della ormai nota vicenda dell’esternalizzazione dei servizi educativi la UIL e la UILFPL si sono viste costrette a costituirsi in perfetta solitudine come unico sindacato, come parte lesa, presso il giudice del lavoro, attivando, contro il Comune di Rimini un procedimento per condotta antisindacale ai sensi dell’articolo 28 dello statuto dei lavoratori.
Abbiamo intrapreso questa azione , grave , che capita raramente tra Sindacato e Amministrazioni Pubbliche, perché il Comune di Rimini ha proceduto, secondo noi, in maniera unilaterale, alla esternalizzazione di alcuni servizi educativi e scolastici.
Questi servizi, sono un caposaldo per la qualità della vita del nostro territorio; secondo noi della UIL la scuola di ogni ordine e grado, deve prevalentemente essere gestita dal settore pubblico, a garanzia di qualità dell’insegnamento , di laicità e di un equanime trattamento tra i ricchi e i meno fortunati.
La UIL vede nella privatizzazione di servizi scolastici un arretramento della qualità dell’insegnamento e un peggioramento della giustizia sociale necessaria per la coesione di qualsiasi società.
Siamo rammaricati dal comportamento inaccettabile del Comune di Rimini, ma siamo molto amareggiati dalla solitudine in cui ci hanno lasciati le altre O. O. S. S..
Non basta fare roboanti dichiarazioni sui diritti, sulla loro difesa, fare grandi convegni e poi ogni volta che si debbono difendere nel concreto questi inalienabili diritti scomparire dalla scena.
Noi della UIL e della UILFPL non siamo fatti così.
Abbiamo il brutto vizio di ragionare con le nostre teste, di produrre idee e di batterci in difesa delle stesse e per la loro realizzazione concreta nella società.
Questa, oggi è una grande vittoria che noi della UIL e della UILFPL cercheremo di trasformare in una vittoria di tutti i lavoratori e di tutta la cittadinanza.
Negli incontri che il Comune di Rimini è stato costretto a riattivare a seguito del verbale di conciliazione frutto della nostra azione di denuncia, noi ci batteremo in difesa della qualità del servizio pubblico e dei lavoratori che quel servizio hanno fatto grande.
Noi auspichiamo che per il futuro non sia necessario rivolgersi alla magistratura per sancire diritti inalienabili dei cittadini e dei lavoratori nel rispetto di corrette relazioni sindacali.
Speriamo che questa vicenda abbia insegnato che il metodo corretto è quello del confronto delle idee, e solo confrontandosi e discutendo si possono raggiungere le soluzioni più equilibrata e migliori per la società.
Il nemico di questo metodo è l’arroganza del potere che noi combatteremo oggi,come abbiamo fatto nel passato convinti come siamo che una società che diventa più equa e più giusta solo quando riesce ad utilizzare tutte le persone, tutte le idee, mettendole in sinergia, avendo come unico obiettivo il miglioramento delle condizioni dei cittadini in particolare dei più giovani e dei più anziani, le fasce più deboli di una società
Il Segretario UILFPL RIMINI Nicoletta Perno
Il Segretario CST UIL Rimini Giuseppina Morolli
DOCUMENTO ASSEMBLEA CITTADINA PROMOSSA DA CGIL CISL UIL
NO ALLA ESTERNALIZZAZIONE DELLE SCUOLE PER L'INFANZIA DI RIMINI
Mercoledì 12 ottobre si è svolta l'assemblea promossa da CGIL CISL e UIL, aperta alla cittadinanza di Rimini, per discutere del futuro della scuola per l'infanzia, alla luce della decisione dell'Amministrazione Comunale di procedere a ulteriori privatizzazioni per una quota fissata al 40%.
Si tratta di una decisione che l'Assemblea non condivide nel metodo e nel merito, in contraddizione, tra l'altro, con quanto espresso dal Sindaco nel programma di mandato 2016-2021. Nel programma, infatti, si conferma la scelta della gestione diretta di scuole e nidi comunali per l'infanzia come modello organizzativo prevalente presso il Comune di Rimini. Ma il 40% è una quota a nostro parere molto alta e di fatto già ampiamente superata.
Stando ai dati 2015/2016, per quanto riguarda l'offerta complessiva per i Nidi la situazione è la seguente: degli 888 posti disponibili, 457 sono distribuiti negli 11 nidi comunali, 169 nei 4 nidi dati in appalto, 262 nei 13 privati; per quanto riguarda la Scuola materna, dei 3.486 posti disponibili, 1.219 sono comunali, 155 privati, 1.404 messi a disposizione da istituti ecclesiastici, 878 dalle scuole statali. Dunque siamo già a meno del 50% di gestione diretta che l'Amministrazione Comunale vuole decurtare ulteriormente del 40%.
Nel contempo viene avanzata la possibilità di estendere il servizio a periodi della giornata o della settimana attualmente non coperti, come il tardo pomeriggio dalle 16.00 alle 18.30 o il sabato. Anche questo in netto contrasto con l'affermazione del Sindaco relativa alle limitazioni che la finanza pubblica imporrebbe in materia di politiche occupazionali. Cosa non vera perché viene lasciata agli Enti la discrezionalità delle assunzioni tanto è vero che anche di recente il Comune di Rimini ha fatto delle assunzioni. Inoltre, il blocco delle assunzioni può essere superato con l'applicazione dell'art. 17 del decreto legge n.113 del 24 giugno 2016 – Personale insegnante ed educativo.
La gestione diretta delle scuole per l'infanzia nella nostra città da parte del Comune risale agli anni '60 con le caratteristiche di eccellenza che si sono via via sviluppate, universalmente riconosciute. I tempi sono cambiati, è vero, e infatti è maturo il tempo perché i servizi educativi a domanda individuale si trasformino in diritto all'educazione e all'istruzione sulla base di indirizzi generali comuni, affidati a personale che opera in maniera continuativa e stabile.
Assicurata una base educativa a tutti i bambini e le bambine, il sistema pubblico andrebbe ad integrarsi con altre tipologie di servizi privati che dovranno completare l'offerta necessaria a coprire le esigenze delle famiglie. Ciò nel rispetto dell'importante lavoro svolto dagli educatori e dagli insegnanti che dovrà essere convalidato da un giusto riconoscimento economico e da una maggiore attenzione alla tutela della salute e della formazione.
Le Organizzazioni sindacali, unitariamente, hanno chiesto elementi di conoscenza, mai forniti fino ad oggi, sulla sostenibilità diretta di gestione di asili nido e scuole materne da parte del Comune.
In sostanza però ciò che è emerso con chiarezza è la volontà politica dell'Amministrazione Comunale di procedere sempre più verso la privatizzazione dei servizi educativi a prescindere da ulteriori considerazioni, come ad esempio quella di verificare la possibilità di organizzare questi servizi alla comunità attraverso le ASP.
Le organizzazioni sindacali del Pubblico Impiego hanno proclamato lo stato di agitazione e ora sono in attesa di essere ricevute dal Prefetto e successivamente dall'Amministrazione Comunale per la consueta procedura di raffreddamento
Nei prossimi giorni, oltre alla mobilitazione con eventuale sciopero e iniziative pubbliche compresa la richiesta di incontro ai Gruppi Consiliari e la partecipazione alle riunioni del Consiglio Comunale convocate sull'argomento, sarà predisposta una campagna di informazione della cittadinanza il cui coinvolgimento è vitale per la positiva riuscita della vertenza.
L'assemblea ha anche dato mandato alle Organizzazioni sindacali di promuovere una FIACCOLATA PER L'INFANZIA alla quale invitare tutti i soggetti che si battono per la Scuola per l'infanzia pubblica.
Ci auguriamo che da questa mobilitazione corale si possa riaprire un dialogo ed un confronto serio, per costruire soluzioni compatibili sia sul piano economico, che su quello sociale.
Rimini 12.10.2016
Per informazioni sulla documentazione necessaria, contatta i nostri uffici!
La fine di una tragedia annunciata
La Segreteria Confederale Uil di Rimini congiuntamente alla Uiltrasporti di Rimini sono molto delusi da come si e' conclusa questa vicenda, anche a fronte dell'incontro che è avvenuto oggi in Provincia: ora dobbiamo essere tutti uniti, ora dobbiamo tenere il profilo basso, ora dobbiamo stare tutti zitti.
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